Sembra che domenica 29 marzo ci sia stato un picco di polveri sottili in Emilia Romagna. Strano, traffico praticamente azzerato causa coronavirus e nonostante ciò il famigerato PM10 supera la soglia di attenzione?
Mmmmh!
Almeno, stando alle notizie riportate da Repubblica nel suo post di lunedì 30 marzo.
Dopo alcuni giorni di calo, dovuti anche alla riduzione delle auto circolanti, sono esplosi, in Emilia-Romagna i valori delle Pm10, le polveri sottili. Sono stati infatti registrati nella giornata di ieri ben 140 microgrammi per metro cubo a Rimini, 133 a Savignano sul Rubicone, 117 a Ravenna, 112 a Imola, 110 a Faenza e Ferrara, 101 a Parma e 98 a Bologna. Ben oltre la soglia tollerata. Solo giovedì 26 marzo i valori erano compresi tra 3 e 25.
In ogni caso secondo l’Arpae, la causa più probabile dell’impennata dei valori – registrata anche nelle altre regione del Nord – sembra essere un trasporto a grande scala proveniente da Est. Da sabato infatti, grandi masse d’aria particolarmente ricche di polveri sono arrivate sull’Emilia-Romagna provenienti dall’area del Mar Caspio.
La classe politica italiana, con la scusa delle polveri sottili, si diverte nel minacciare e ogni tanto nell’applicare, blocchi al traffico per far scendere i picchi di PM10.
Ma non sarà uno de soliti trucchetti del politico medio per nascondere le proprie colpe?
Forse con una maggiore pulizia delle strade le polveri sottili si potrebbero controllare un pò meglio. Ma in questo caso bisogna trovare i soldi e i mezzi per mettere in pratica un piano, che andrebbe preventivamente studiato a tavolino.
Nooooooo!
Troppo disturbo e lavoro, meglio bloccare il traffico con quattro righe e una firma.
Ovviamente se gli eventi riportati da quei comunisti della Repubblica sono veri e non sono propaganda.
ma feve da ‘ntel culo
(glossario: feve da ‘ntel culo)
😉